LA CORTE EUROPEA INTACCA NUOVAMENTE IL GIUDICATO PENALE. Corte Suprema di Cassazione Sezione VI penale, sentenza 12 novembre 2008 n. 45807.

La declaratoria d’iniquità pronunciata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per il mancato riconoscimento del diritto al contraddittorio sulla qualificazione giuridica dei fatti può comportare la rimozione del giudicato penale. La “riapertura” del processo, finalizzata a rimettere in possesso l’interessato del diritto ad interloquire sulla qualificazione giuridica dell’accusa  può avvenire attraverso lo strumento del ricorso straordinario in Cassazione per errore materiale o di fatto atteso che l’art. 625-bis non è una norma eccezionale e pertanto può andare interpretata per analogia in via estensiva. (Il caso di specie atteneva alla iniquità – dichiarata dalla Corte europea – della riqualificazione giuridica dei fatti operata ex officio in sede di giudizio di legittimità.)

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