Maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.). La normativa è applicabile anche al convivente more uxorio. Cassazione penale, Sez. VI, sentenza 22 maggio 2008, n.20647.

Posto che, ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 572 c.p., deve considerarsi famiglia ogni consorzio di persone tra le quali siano sorti rapporti di assistenza e solidarietà,in maniera stabile e duratura, deve essere ritenuto responsabile del delitto de quo colui che risulti aver percosso e vessato moralmente la convivente.

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