Concorsi pubblici – Obbligo di motivazione e voto numerico: il Tar, affidandosi alla soluzione del caso per caso, boccia il voto e promuove il giudizio. Tar Lazio, Sez. II ter - sentenza 16 ottobre 2009 n. 9984.

Nei pubblici concorsi, l’esercizio della discrezionalità amministrativa, per quanto ampia, non può andare esente da verifiche della logicità e razionalità dei criteri di valutazione seguiti. L’Amministrazione ha l’onere di dimostrare, in sede di motivazione del provvedimento adottato all’esito della procedura di merito comparativo, di aver seguito gli specifici criteri ed indirizzi che essa stessa ha predefinito cosicché la valutazione espressa in termini meramente numerici non sempre è da sola idonea ad illustrare l’iter logico-giuridico che ha condotto ad una determinata decisione ai sensi dell’art. 3 della legge n. 241 del 1990”  

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