L’eterno dilemma della abnormità o illegittimità del provvedimento del Giudice. La soluzione delle Sezioni Unite. Corte di Cassazione – SS. UU. Penali – sentenza 26 marzo 2009 - 22 giugno 2009, n. 25957.
Le Sezioni unite penali hanno dichiarato che il provvedimento adottato dal Giudice del dibattimento, sia pure fondato su una errata declaratoria di nullità del decreto di citazione a giudizio, in quanto espressione di un potere attribuito dall’ordinamento, è illegittimo, ma non è qualificabile sotto alcun profilo di abnormità, poiché il contenuto dell’atto non è avulso dal sistema e gli effetti di esso non sono tali da pregiudicare in concreto lo sviluppo successivo del processo (Nella specie, la Suprema Corte ha escluso l'abnormità del provvedimento con cui il giudice del dibattimento, ritenuta erroneamente la nullità della notificazione all'imputato dell'avviso della conclusione delle indagini preliminari ex art. 415 bis c.p.p., aveva dichiarato la nullità del decreto di citazione a giudizio e disposto la restituzione degli atti al P.M.. L'atto, al massimo, era illegittimo, ma non si poneva fuori dal sistema processuale, poichè era comunque espressione di un potere riconosciuto al Giudice dall'ordinamento. Si era, pertanto, in presenza di un regresso "consentito" del procedimento penale, non sussistendo alcun impedimento per il P.M. per la rinnovazione della notificazione dell'avviso di conclusione delle indagini ai soggetti indagati).
Attenzione!
Per leggere la sentenza intera e la nota d'autore occorre essere un utente registrato.