Lo straniero e il suo “diritto all’espulsione”.Cassazione Penale, Sezione Prima, sentenza del 11 marzo 2009, n. 10752.

Ove lo straniero versi nelle condizioni previste dall’art. 16, comma 5 (e pertanto sia identificato, detenuto, e si trovi in taluna delle situazioni indicate nell’art. 13, comma 2 D. Lgs. 286/1998, e quindi debba scontare una pena detentiva, anche residua, non superiore a due anni e la condanna non riguardi uno o più delitti previsti dall’art. 407 comma 2, lettera a) è titolare di un “diritto all’espulsione”.
In tal caso, è da escludersi che il giudice di merito sia titolare di un potere discrezionale circa la concedibilità della sanzione alternativa della espulsione e che il PM abbia il potere di decidere se rilasciare il nulla osta necessario all’emissione del relativo provvedimento, quando sussistano i requisiti richiesti dalla legge.

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