Caratteristiche dell’atto confermativo - Consiglio di Stato, sez. V - sentenza 25 febbraio 2009 n. 1115.

Si è in presenza di un atto meramente confermativo, inidoneo a riaprire i termini d’impugnazione, solo nei casi in cui la nuova determinazione dell’Amministrazione si limiti a ripetere il contenuto del precedente provvedimento, senza aggiungere alcun ulteriore supporto motivazionale e senza percorrere una rinnovata istruttoria delle circostanze ritenute rilevanti ai fini della valutazione dell’istanza proposta dal richiedente. Qualora invece l’Amministrazione adotti un atto di identico contenuto dispositivo di un altro precedente, ma arricchito da una puntuale motivazione prima inesistente o basato su elementi istruttori prima non considerati, si è in presenza di un atto confermativo a carattere rinnovatorio, che modifica la realtà giuridica, riaprendo i termini per la proposizione del ricorso giurisdizionale da parte dei soggetti che ne intendano contestare la legittimità.
E’ illegittimo il diniego di accesso ai documenti riguardanti la esecuzione di un contratto di appalto stipulato tra un Comune e l’impresa aggiudicataria nel caso di istanza presentata da una impresa classificatasi al secondo posto nella gara di appalto che  abbia giustificato la propria richiesta, indicando, puntualmente, l’interesse attuale, diretto e concreto fatto valere, consistente nella verifica della corretta esecuzione da parte dell’impresa aggiudicataria del contratto stipulato all’esito della procedura selettiva.

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