Possibile la reiterazione del vincolo espropriativi solo con adeguata motivazione. Consiglio di Stato, Sez. IV - sentenza 30 dicembre 2008 n. 6605.

L’atto di reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio deve essere adeguatamente giustificato sulla base di una idonea istruttoria e di una adeguata motivazione, da cui possano evincersi con chiarezza e precisione non solo le finalità di interesse pubblico che l’ente intende concretamente perseguire, ma anche la loro perdurante attualità, attualità che tuttavia può legittimamente evincersi dalle linee guida che hanno ispirato l’attività pianificatoria.
L’oggetto e l’idoneità della motivazione di un provvedimento di reiterazione di vincoli espropriativi devono essere correlati al contenuto del provvedimento stesso, con la conseguenza che l’amministrazione interessata è tenuta ad indicare espressamente le ragioni che giustificano la predetta reiterazione in riferimento alla mancanza di aree più idonee della stessa zona destinate ad uso pubblico, alla perdurante conformità all’interesse pubblico della originaria destinazione, alle esigenze della collettività che richiedono la realizzazione dell’opera ed alla prevalenza delle stesse sull’interesse del privato proprietario del bene.
L’obbligo della motivazione può ritenersi assolto anche per relationem se dagli atti ai quali viene fatto riferimento possono desumersi le ragioni in base alla quale si è formata la volontà dell’amministrazione.

Attenzione!

Per leggere la sentenza intera e la nota d'autore occorre essere un utente registrato.

Fai clic qui per effettuare l'accesso