Concussione. La Cassazione si pronuncia in merito alla rilevanza della consapevolezza, nel soggetto passivo, della qualità di pubblico ufficiale dell’autore e al metus publicae potestatis. Cassazione penale, Sez. VI, sentenza 28 febbraio 2008, n. 8907.

La sussistenza del delitto di concussione non è esclusa nel caso che il soggetto passivo sia inconsapevole della qualità di pubblico ufficiale oggettivamente propria del suo interlocutore, purché ricorra il rapporto di causa ad effetto configurato nella norma incriminatrice, e cioè il concreto influsso sulla volontà della vittima della condotta realizzata dall’agente mediante un abuso del potere o della qualità rivestiti.
Il titolare di un’impresa edile che, con la minaccia di non prestare il proprio consenso alla stipula del contratto preliminare di vendita di unità immobiliari costruite in regime di edilizia economica e popolare, costringe o induce gli acquirenti a versare somme ulteriori rispetto a quelle stabilite dal Comune, è responsabile del delitto di concussione.

Attenzione!

Per leggere la sentenza intera e la nota d'autore occorre essere un utente registrato.

Fai clic qui per effettuare l'accesso