Il danno esistenziale: l’utilità di un nomen, di Danilo Dimatteo*

1. Cassazione , sez. III civile, 6 Febbraio 2007, n. 2546.
Il danno esistenziale, da intendere come ogni pregiudizio (di natura non meramente emotiva ed interiore, ma oggettivamente accertabile) che alteri le abitudini e gli assetti relazionali propri del soggetto inducendolo a scelte di vita diverse, quanto all'espressione e alla realizzazione della sua personalità nel mondo esterno, da quelle che avrebbe compiuto ove non si fosse verificato il fatto dannoso, non costituisce una componente o voce né del danno biologico, né del danno morale, ma un autonomo titolo di danno, il cui riconoscimento non può prescindere da una specifica allegazione nel ricorso introduttivo del giudizio della natura e delle caratteristiche del pregiudizio medesimo. In mancanza di tale allegazione nel giudizio di primo grado, la domanda proposta per la prima volta in appello e volta al risarcimento del danno esistenziale costituisce domanda nuova, come tale inammissibile ai sensi dell'art. 345 c.p.c..
 
2. Cassazione, sez.III civile, 20 Aprile 2007, n. 9510.
Non forma oggetto di tutela una generica categoria di danno esistenziale nella quale far confluire fattispecie non previste dall’articolo 2059 del Cc e non ricavabili dall’interpretazione costituzionale, ma il danno non patrimoniale deve essere risarcito, oltre che nei casi previsti dalla legge ordinaria, anche nei casi di lesione di valori della persona umana costituzionalmente protetti, quali la salute, la famiglia, la reputazione, la libertà di pensiero.
 
3. Cassazione, sez.III civile, 9 novembre 2006, n. 23918.
Qualora, in relazione ad una lesione del bene alla salute, sia stato liquidato il “danno biologico”, che include ogni pregiudizio diverso da quello consistente nella diminuzione o nella perdita della capacità di produrre reddito, ivi compresi il danno estetico e il danno alla vita di relazione, non v’è luogo per una duplicazione liquidatoria della stessa voce di danno, sotto la categoria generica del “danno esistenziale”

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