Ultima parola delle Sezioni Unite sulla soglia drogante. Cassazione penale, sezioni unite, sentenza 20 dicembre 2007, n. 47472.
Ai fini della configurabilità della responsabilità penale non rileva il mancato superamento della dose media giornaliera, ma la circostanza che la sostanza stupefacente abbia certamente effetto drogante per la singola assunzione. Ne consegue che l’accertamento che la quantità di stupefacente spacciata superi la “soglia drogante”, e, cioè, ha effetto stupefacente anche su persona costantemente dedita al consumo, è dato sufficiente per affermare la responsabilità penale. (Le Sezioni Unite rigettano il ricorso, non esaminando la controversa questione della configurabilità come reato delle condotte previste dall’art. 73 del d.P.R. n. 309 del 1990 anche quando la quantità delle sostanze sia inferiore alla cd. “soglia drogante”. La Corte ha osservato, in particolare, che nel caso di specie la questione sottoposta alla sua attenzione risultava priva di rilevanza, dovendosi escludere, anche sulla base della indicazione dei limiti quantitativi massimi previsti dal D.M. 11 aprile 2006, che il quantitativo della sostanza oggetto della condotta di cessione non producesse un apprezzabile effetto stupefacente).
Attenzione!
Per leggere la sentenza intera e la nota d'autore occorre essere un utente registrato.