L’adempimento del debito altrui ed i rapporti tra terzo ed obbligato: l’azione restitutoria basata sul rapporto sottostante e la proponibilità dell’azione di ingiustificato arricchimento, di Silvia Ansuini
Nella sentenza in commento, la Corte di Cassazione si pronuncia sul tema dell’adempimento del terzo, istituto che non ha dato vita a rilevanti dibattiti giurisprudenziali negli ultimi anni. In particolare, il problema sottoposto all’attenzione del Supremo Collegio riguarda l’ammissibilità di un’azione restitutoria del solvens nei confronti del debitore originario, sulla base della semplice prova che le somme pagate dal terzo siano state rivolte all’estinzione dell’obbligo altrui.
Il principio di diritto enunciato dai giudici di legittimità statuisce che “la disposizione dettata dall’art. 1180 c.c. ha la funzione di attribuire al pagamento effettuato dal terzo, che non abbia interesse ad una prestazione personale, effetto solutorio dell’obbligazione, anche contro la volontà del creditore, ma non conferisce titolo al terzo adempiente per agire nei confronti del debitore al fine di ripetere la somma versata in adempimento, essendo necessario, a tal fine, che sia allegato e dimostrato il rapporto sottostante tra terzo e debitore”.
Tale assunto consente di approfondire alcuni aspetti dell’istituto dell’adempimento del terzo, schema normativo da cui partire per lo sviluppo di una riflessione su varie fattispecie del diritto delle obbligazioni."
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