CULPA LATA DOLO AEQUIPARATUR, CASSAZIONE, IV SEZIONE PENALE -11 GIUGNO 2010 n. 22558
Il datore di lavoro è sempre tenuto al dovere di vigilanza e controllo in ordine alla situazione di sicurezza concretamente esistente nel cantiere.
L’ imprenditore deve sempre attivarsi positivamente per organizzare le attività lavorative in modo sicuro e deve ridurre al minimo i rischi connessi all’esercizio di un compito. Il datore di lavoro è costituito garante dell’ incolumità fisica e della salvaguardia della personalità morale dei prestatori di lavoro. Laddove egli non ottemperi all’ obbligo di tutela l’ evento lesivo gli viene imputato in forza del meccanismo previsto dall’ art. 40 cpv c.p.. Nondimeno il capocantiere, anche in assenza di una formale delega in materia di sicurezza sul lavoro, è destinatario diretto dell’ obbligo di verificare che le concrete modalità di esecuzione delle prestazioni lavorative all’ interno del cantiere rispettino le norme antinfortunistiche. L’ iscrizione della vittima di un infortunio sul lavoro ad un’ organizzazione sindacale non è condizione necessaria per la legittimazione del sindacato a costituirsi parte civile nei procedimenti per reati di omicidio o lesioni colpose commesse con violazione della normativa antinfortunistica, in quanto l’ osservanza di tale normativa nell’ ambito di lavoro cagiona un autonomo e diretto danno patrimoniale o non patrimoniale ai sindacati per la perdita di credibilità all’ azione degli stessi svolta. I sindacati, portatori di interessi collettivi, possono costituirsi come parte civile nel processo penale, perché lesi nel loro interesse fondamentale costituto dalla tutela dell’ integrità fisica del lavoratore. Il riconoscimento della legittimazione a costituirsi parte civile è dato dal fatto che l’ ente o l’ associazione , per il proprio sviluppo storico, per l’ attività da esso concretamente svolta e la posizione assunta, avesse fatto proprio, quale fine primario, quello della tutela di interessi coincidenti con quelli lesi o posti in pericolo dallo specifico reato considerato, derivando da tale immedesimazione una posizione di diritto soggettivo che lo legittimava a chiedere il risarcimento dei danni derivanti da tale reato.
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