Semel in anno licet insanire? A scuola no! “Sei” in condotta anche in presenza di un singolo episodio di goliardia. TAR Calabria, Reggio Calabria, Sez. I - sentenza 7 ottobre 2009 n. 629.
L’ Autorità scolastica può legittimamente attribuire una valutazione “sufficiente” in condotta, in presenza di un singolo episodio di goliardia o di esuberanza tra gli allievi, anche di per sé non grave, purchè espressivo di un più radicato atteggiamento vessatorio, tale da costituire un ambiente sfavorevole per qualcuno dei compagni di classe. La mancanza di una griglia di valutazione del comportamento, deliberata all’inizio dell’anno scolastico dal Collegio dei Docenti, non può paralizzare il potere-dovere valutativo del Consiglio di Classe, legittimato ad adottare criteri docimologici, anche stabiliti sul momento, ai fini dell’attribuzione del voto in condotta. Mentre il voto nelle singole discipline deve essere suffragato da una motivazione didattica, relativa al processo di apprendimento, il voto in condotta può essere riconducibile ad una motivazione più lata, con maggiore contenuto discrezionale.
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