Attività sportiva e nesso causale: lo sgambetto provoca la caduta, ma non il danno risarcibile ex art. 2043 c.c. Cassazione Civile, sez. III, 22 ottobre 2009 n°22811.

La Suprema Corte si pronuncia nuovamente sul nesso causale tra condotta ed evento nel giudizio di accertamento della responsabilità aquiliana a seguito di una condotta illecita di uno sportivo, ribadendo il principio in virtù del quale “l’accertamento del nesso di causalità tra la condotta fallosa di un giocatore e il danno subito da un altro non può essere sindacato in sede di legittimità”.

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