Configurabilità del delitto di appropriazione indebita ex art.646 c.p. qualora l’agente eserciti la signoria sul bene uti dominus. Corte di Cassazione, sezione seconda – sentenza 24 settembre 2009, n. 37498.

I giudici del Supremo Collegio individuano il momento di consumazione del delitto di appropriazione indebita ex art.646 c.p. in quello in cui l’agente tiene consapevolmente un comportamento oggettivamente eccedente la sfera delle facoltà ricomprese nel titolo del suo possesso ed incompatibile con il diritto del titolare, poiché significativo dell’immutazione del mero possesso in dominio. Affermano, altresì, che il reato di cui all’art.646 c.p., ai fini della propria configurabilità, necessita della simultanea sussistenza di due elementi: a)elemento oggettivo: il rifiuto ingiustificato alla restituzione della cosa dopo la scadenza del termine che ne legittima il possesso; b)elemento soggettivo: la volontà del possessore di invertire il titolo del possesso per trarre dalla cosa stessa un ingiusto profitto.

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