Può esistere continuazione tra reati commessi in tempi molto diversi? Giudice dell'esecuzione Tribunale di Napoli ordinanza del 5 marzo 2009.
“Non appare sussistere il medesimo disegno criminoso tra i fatti-reato oggetto delle richiamate sentenze irrevocabili. Giova appena evidenziare che le condotte criminose risultano commesse in epoche del tutto diverse (a distanza di tre anni le une dalle altre), sicché l’assenza dell’elemento imprescindibile della contiguità temporale tra gli episodi non consente di ricondurre le condotte ad un’unica programmazione dolosa originaria. A ciò si aggiunga la commissione dei reati in contesti territoriali del tutto differenti, la non identità ontologica tra le condotte e l’assenza di analoghe modalità esecutive dell'azione, elementi che, globalmente valutati, escludono l’esistenza di una originaria programmazione e rappresentazione unitaria delle condotte criminose”.
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