Risponde di peculato l’impiegato che utilizza i terminali dell’ufficio per un uso personale. Cassazione penale, Sez. VI, sentenza 21 maggio 2008, n.20236.

La natura plurioffensiva del reato di peculato implica che l'eventuale mancanza di un danno patrimoniale conseguente all'appropriazione non esclude la sussistenza del reato, atteso che rimane pur sempre leso dalla condotta dell'agente l'altro interesse, diverso da quello patrimoniale, protetto dalla norma, cioè quello del buon andamento della p.a.. (fattispecie in tema di utilizzo da parte dell’impiegato pubblico del computer e della connessione internet per affari privati).

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